Le ostriche crude rappresentano per gli estimatori un momento di gusto davvero unico; sempre alla ricerca dell’ostrica “perfetta”, chi ama questi pregiati molluschi conosce alla perfezione le regole auree che ne scandiscono il consumo:
- le ostriche più ricercate devono necessariamente essere mangiate crude per non perdere assolutamente nulla del loro sapore;
- per mangiare ostriche crude è necessario saper riconoscere a colpo d’occhio quelle fresche (guscio integro, mollusco vivo con una buona quantità di liquido all’interno, umido, sodo e ben attaccato alla valva, che emana un buon odore salmastro);
- affidarsi a fornitori e/o ristoranti di fiducia e comprovata esperienza che con trasparenza raccontano ai loro clienti che tipo di ostriche hanno a disposizione, da dove provengono e cosa le caratterizza.
Le nostre ostriche crude: una scelta di qualità
“Per i nostri clienti – spiega Paolo Campisi, titolare del ristorante di pesce crudo e specialità siciliane a Roma – abbiamo scelto l’eccellenza dei prodotti ittici firmati da Vania Barthelemy, un distributore che è garanzia di qualità, noto in Italia e non solo proprio per la raffinatezza delle sue ostriche, che noi serviamo rigorosamente crude”. Oltre 34 tipologie di ostriche tra cui poter scegliere nell’ampio catalogo a disposizione. “Le ostriche di Vania Barthelemy ci danno la sicurezza di un prodotto controllato e, soprattutto, prelibato – prosegue Paolo – da proporre ai nostri clienti in tantissime varianti”. Ostriche provenienti dalle più rinomate regioni di produzione in Francia: alta Normandia, bassa Normandia, Bretagna, Poitou Charente, Languedoc, declinate in oltre 34 specie.
Il ristorante di pesce Campisi a Roma è, del resto, specializzato nel servire piatti a base di pesce crudo; il suo tris di antipasti, i gamberi rossi di Mazara del Vallo e il carpaccio preparato solo con il pescato fresco del giorno sono vessillo di qualità delle materie prime selezionate e servite.
Come mangiare le ostriche crude?
Gli estimatori non scendono a compromessi al riguardo: le ostriche devono essere mangiate crude, accompagnate da vino bianco, bollicine o champagne. In realtà esistono molti modi per rendere le ostriche ancora più appetitose evitando condimenti vari. I più noti sono certamente:
- pepe e limone oppure solo limone: irrorate bene la vostra ostrica (direttamente nella conchiglia che deve ancora contenere il suo liquido) con del limone fresco e, a scelta, aggiungere del buon pepe;
- alla francese: a base di scalogno marinato in aceto bianco di vino. In genere, le ostriche vengono accompagnate con fette di pane bruscato e spalmatele con un ottimo burro non salato.
Noi prediligiamo la versione da veri puristi vale a dire le ostriche con solo qualche goccia di limone.
Per conoscere più da vicino il ristorante di pesce Campisi a Roma leggi anche:
Campisi: un ristorante di pesce a Roma con il cuore in Sicilia
Come scegliere un ristorante di pesce crudo a Roma